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MiBACT
Bando
“Musica Jazz Italiana”
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Ministri
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Progetto
La quinta edizione di Pazzi di Jazz, il cui svolgimento è
previsto tra gennaio e maggio 2018,
proseguirà sulla scia delle felici esperienze scorse, mantenendone
parole d’ordine e principi ispiratori: portare il jazz dentro le
scuole, avvicinando le giovanissime generazioni a questa fondamentale
forma d’arte e coinvolgendole attivamente in incontri e laboratori
condotti dagli stessi artisti che hanno formato la squadra originaria (Tommaso Vittorini, Paolo Fresu, Ambrogio
Sparagna). Questo percorso sfocerà il 7 maggio nell’evento
concertistico-festa finale presso il Teatro Alighieri (titolo della
serata, “I Got Rhythm”, in omaggio a George Gershwin
nei 120 anni dalla nascita), inserito nel calendario 2018 dello storico
festival “Ravenna Jazz” e dedicato al suo fondatore, Carlo Bubani. Ai
tre artisti suddetti si affiancheranno anche in questa edizione (come
già dal 2015) altre due eminenti figure: il noto critico, docente e
musicologo Francesco Martinelli,
e il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer italiano Alien Dee. Filo conduttore del
progetto 2018 sarà proprio il leggendario compositore, pianista e
direttore d’orchestra George Gershwin,
autore di immortali pagine della storia della musica. Tommaso Vittorini,
celebre compositore appena rientrato in Italia dopo molti anni vissuti
a New York, arrangerà brani famosi e trascinanti del repertorio di
Gershwin per l’imponente organico di 250 ragazzi protagonisti del
concerto finale composto dall’Orchestra dei Giovani della Scuola Media
Don Minzoni, dall’Orchestra di Percussioni dell’I.C. Darsena, dal coro
Swing Kids delle scuole primarie Mordani e Iqbal Masih, e dal coro a
cappella Teen Voices che riunirà studenti provenienti da vari istituti.
Queste le scuole della città e del forese (e non solo), coinvolte nel
progetto nel 2017: quattro istituti superiori (Liceo Artistico di
Ravenna, Liceo Classico di Lugo, Liceo Artistico Musicale Statale e
Istituto Musicale Masini di Forlì), sette scuole medie (Don Minzoni,
Ricci Muratori, Montanari, San Pier Damiano, Randi, Guido Novello, San
Pietro in Campiano), sei elementari (Mordani e Ricci di Ravenna, Iqbal
Masih di Lido Adriano, Garibaldi di Lugo, M. Bartolotti di Savarna, M.
Moretti di Punta Marina), l’Università (Campus di Ravenna), l’Accademia
di Belle Arti di Ravenna e di Bologna, il Conservatorio di Ravenna.
Compatibilmente con le risorse che si riuscirà a mettere assieme,
l’intenzione è di confermare la rosa di scuole coinvolte nell’edizione
precedente e se possibile allargarla alle richieste di adesione al
progetto che sono fin qui pervenute (come la scuola G. Pascoli di
Sant’Alberto) e a quelle che perverranno.
Lo studioso Francesco Martinelli
e il jazzista Paolo Fresu
(che con la sua tromba fungerà da dialogante colonna sonora) terranno
per le varie scuole una serie di incontri e lezioni-concerto sulla
storia del jazz incentrata sul leggendario artista George Gershwin.
Affascinanti percorsi, che condurranno i ragazzi nella magia del jazz,
attraverso racconti, aneddoti, curiosità e preziosi temi musicali che
cattureranno l’attenzione delle giovani platee addentrandole sempre più
nel fascinoso mondo delle musiche improvvisate. Intense e molteplici
saranno le attività di laboratorio: Ambrogio
Sparagna
avrà l’onere di condurre stage con l’Orchestra di Percussioni e il Coro
Swing Kids per prepararli allo spettacolo di chiusura su alcuni brani
della tradizione popolare ispirati al tema del “ritmo” in vista dello
spettacolo di chiusura. Gli insegnamenti di Sparagna saranno portati
avanti nel corso dei mesi sempre con il supporto di Catia Gori
(assistente alla direzione del coro Swing Kids), così come Franco
Emaldi e Claudio Bondi seguiranno rispettivamente l’Orchestra dei
Giovani e l’Orchestra di Percussioni dopo il lavoro di avvio ad opera
di Vittorini. Il giovane Alien Dee,
molto legato all’estetica jazz per scelta di sonorità e pratica
dell’improvvisazione, si inserisce in questo filone di laboratori
vocali curando in lezioni condotte nelle varie scuole la realizzazione
di versioni rap di brani anche scelti dal repertorio extra-jazzistico
sempre sul tema del “ritmo”. Da questi laboratori usciranno le voci che
andranno a formare il nutrito coro a cappella dei Teen Voices,
anch’esso sul palcoscenico per il gran finale. Tutti gli
artisti-maestri protagonisti saranno pure quest’anno special guests dello spettacolo
conclusivo di Pazzi di Jazz, anch’essi sul palco ad esibirsi assieme ai
propri giovanissimi allievi.
Questo il team che continua a
lavorare alacremente all’iniziativa “Pazzi di Jazz”, con passione e
convinzione, e con l’appoggio istituzionale del Comune di Ravenna: Sandra Costantini, Catia Gori, Marcello
Landi, Franco Emaldi, Renzo Pasini, Manuela ten Raa, Vittorio Nava,
Filippo Bianchi.
Il progetto ha già ottenuto il sostegno del Comune di Ravenna e il
patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna/MIUR,
e confida di vedersi riconfermare i prestigiosi riconoscimenti delle precedenti
edizioni: il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il
conferimento della
Medaglia del Presidente della Repubblica per il meritorio lavoro in
ambito didattico e culturale.
Ecco i numeri di “Pazzi di
Jazz 2017” che la quinta Edizione 2018 si propone di eguagliare:
- 250 giovanissimi artisti sul
palco del concerto finale del 7 maggio
- 920 persone in un Teatro
Alighieri tutto esaurito, pubblico stimato al concerto finale del 7
maggio (nelle edizioni 2014 e 2015 le presenze avevano raggiunto le
4.000 unità: infatti l’evento si era tenuto rispettivamente in Piazza
del Popolo e alla Darsena di Città)
- oltre 6.000 studenti
(coinvolti negli incontri presso le scuole nel corso dei primi mesi
dell'anno).
Attività
Propedeutiche e Collaterali
All’interno di “Pazzi di Jazz”, ad ampliare e arricchire la già
importante portata e l’efficacia del progetto a livello culturale e
didattico, prenderanno forma e sollecitazione percorsi di
approfondimento e iniziative collaterali.
Per preparare i ragazzi agli incontri sulla storia del jazz dedicati a
Gershwin e condotti da Martinelli e Fresu, si intende fornire
preventivamente ai loro insegnanti materiale documentativo, di modo che
i giovani allievi possano acquisire confidenza con il tema e
addentrarvisi per poi meglio assorbire quanto verrà loro raccontato dai
Maestri.
Agli oltre 1.800 alunni e studenti che frequenteranno i due incontri
previsti presso l’Alighieri verrà sollecitata, tramite la
collaborazione degli insegnanti, la stesura di un piccolo tema dal
titolo “Il mio Gershwin”, in cui esprimano quel che più li avrà colpiti
del personaggio di cui hanno sentito narrare: tre esemplari dei piccoli
temi, scelti dagli artisti coinvolti in segno di testimonianza del
lavoro svolto, saranno letti pubblicamente sul palco la sera del
concerto finale, il 7 maggio.
Infine, per dar seguito alla tradizione, sulla scia di “Pazzi di Jazz”
e al progetto legata, in collaborazione con l’Associazione Dis-ORDINE
dei Cavalieri della Malta e di Tutti i Colori, verrà organizzata presso
la Manica Lunga della Biblioteca Oriani una mostra dal titolo “Pazzi di
Jazz - Per un Mosaico di Libertà”, che esporrà, oltre agli elaborati su
“Il mio Gershwin” di cui si diceva, opere grafiche e pittoriche create
dagli alunni e studenti delle varie scuole all’interno dei rispettivi
laboratori, e ispirate dalle performance degli artisti di Pazzi di
Jazz: l’esposizione sarà inaugurata il 30 aprile, in occasione della
Giornata internazionale UNESCO del Jazz, e rimarrà allestita fino al 13
maggio, data conclusiva del festival “Ravenna Jazz 2018”.
“Pazzi di Jazz”:
un’iniziativa unica, di grande spessore culturale, didattico e sociale,
capace di coinvolgere migliaia di giovani e le loro famiglie e di
emozionare l’intera cittadinanza.
Il
progetto “Pazzi di Jazz” è inserito nel POF di territorio del Comune
di Ravenna, Anno scolastico 2017/2018
Scarica
il progetto in formato pdf
| Con il
sostegno di:
Jazz
Network
Fondata nel
1987, Jazz Network, associazione culturale senza fini di lucro, è stata
nel campo della cultura la prima rete telematica al mondo e si propone
fin dalla sua fondazione come “istituzione” del jazz. Le sue finalità
sono: promuovere, valorizzare, diffondere e fare apprezzare il jazz,
nelle sue varie forme, a fasce sempre più ampie e consapevoli di
pubblico; dare opportunità creative ai suoi protagonisti, sola
possibile tutela in una forma d’arte che è fatta da “beni culturali
viventi”; indagare quali relazioni culturali legano il jazz al
complesso della musica e dell’arte contemporanee, quali relazioni
sociali gli si muovono intorno, quali sono le sue dinamiche nel
succedersi delle generazioni, quale influenza avrà sulle musiche del
futuro. L’attività di Jazz Network si svolge per tutto l’arco
dell’anno: in inverno-primavera (da febbraio a maggio) il festival
regionale itinerante “Crossroads” (nel 2016 giungerà alla sua 17a
edizione), unico in Italia, per estensione territoriale e temporale, e
per originalità di formula (3 mesi di concerti in una ventina di città
grandi e piccole d’Emilia Romagna); il prestigioso festival “Ravenna
Jazz”, il più longevo d’Italia per continuità (che nel 2016 compirà 43
anni e si terrà dal 5 al 14 maggio).
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