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Progetto La
sesta edizione di Pazzi di
Jazz, il cui svolgimento è previsto tra febbraio e maggio 2019,
proseguirà sulla scia delle felici esperienze passate, mantenendone
parole d’ordine e principi ispiratori: portare il jazz dentro le
scuole, avvicinando le giovanissime generazioni a questa fondamentale
forma d’arte e coinvolgendole attivamente in incontri e
laboratori
condotti da grandi artisti, alcuni attivi sin dalle scorse edizioni,
altri che entreranno a far parte del progetto apportando nuova linfa:
il celebre compositore Tommaso
Vittorini, il noto critico, docente e musicologo Francesco
Martinelli, il giovane e pluripremiato rapper-beatboxer italiano Alien Dee saranno infatti affiancati
da Enrico Rava, il trombettista
e compositore italiano più noto e affermato a livello internazionale, e
da Mauro Ottolini,
carismatico trombonista, arrangiatore e compositore. Questo percorso
sfocerà il 6 maggio nell’evento concertistico-festa finale presso
il
Teatro Alighieri (titolo della serata, “Take The A Train”, in omaggio a Duke Ellington nei
120 anni dalla nascita), inserito nel calendario 2019 dello storico
festival “Ravenna Jazz” e dedicato al suo fondatore, Carlo
Bubani.
Filo conduttore del progetto 2019 sarà proprio il leggendario
compositore, pianista e direttore d’orchestra Duke Ellington,
autore di immortali pagine musicali. Edward Kennedy “Duke”
Ellington
(Washington, 29 aprile 1899 - New York, 24 maggio 1974) è difatti
considerato uno dei massimi compositori del Novecento, al di là
d’ogni
etichetta di genere. Grande è stata e rimane la sua influenza su intere
generazioni di jazzisti: dalle orchestre bianche di Woody Herman e
Charlie Barnet a Thelonious Monk e Charles Mingus, dalle avanguardie
underground di Sun Ra e Archie Shepp fino agli artisti dei giorni
nostri. Tommaso
Vittorini,
celebre compositore rientrato in Italia dopo molti anni vissuti a New
York, arrangerà brani famosi e trascinanti del repertorio di Ellington
per l’imponente organico del concerto finale, composto dai 250
ragazzi
dell’Orchestra dei Giovani, l’Orchestra Don Minzoni,
l’Orchestra
Montanari, il coro Swing Kids delle scuole primarie, e il coro Teen
Voices che riunirà studenti provenienti da vari istituti. Con gli
allievi che si esibiranno all’Alighieri, Vittorini terrà varie
prove
tra febbraio e maggio.
Queste le scuole della città e del forese (e non solo) ad oggi
coinvolte nel progetto nel 2019: due istituti superiori (Liceo
Artistico di Ravenna, Liceo Classico e Scientifico di Lugo), sette
scuole medie (Don Minzoni, Ricci Muratori, Montanari, Guido Novello,
scuole medie di Cervia, di Castiglione di Cervia e di San Pietro in
Vincoli), undici primarie (Mordani, Ricci Muratori, Pascoli, Pasini,
Randi, Riccardo Ricci e Garibaldi di Ravenna, Iqbal Masih di Lido
Adriano, M. Bartolotti di Savarna, scuole primarie di Classe e di Ponte
Nuovo), l’Università (Campus di Ravenna), l’Accademia di
Belle Arti di
Ravenna e di Bologna. La rosa delle scuole è ancora in via di
definizione e potrebbe allargarsi.
Lo studioso Francesco
Martinelli e il jazzista Enrico
Rava
(che con la sua tromba fungerà da dialogante colonna sonora) terranno
per le varie scuole una serie di lezioni-concerto sulla storia del jazz
incentrate sul leggendario artista Duke Ellington.
I ragazzi saranno così condotti nell’affascinante mondo del jazz
e
delle musiche improvvisate, seguendo percorsi narrativi fatti di
racconti, aneddoti, curiosità e preziosi temi musicali.
Intense e molteplici saranno le attività di laboratorio: Mauro Ottolini
avrà l’onere di condurre stage con l’orchestra di
percussioni e fiati
della scuola media Mario Montanari-I.C. Darsena e i cori per prepararli
allo spettacolo di chiusura su alcuni brani ellingtoniani, nonché di
tenere vari laboratori all’interno delle scuole. Gli insegnamenti
di
Ottolini saranno portati avanti nel corso dei mesi sempre con il
supporto di Catia Gori (responsabile della direzione cori) e di Claudio
Bondi (assistente alla direzione dell’Orchestra di Percussioni e
Fiati), così come Franco Emaldi seguirà l’Orchestra dei Giovani e
l’Orchestra della scuola media Don Minzoni dopo il lavoro di
avvio a
opera di Vittorini.
Il giovane Alien Dee, pioniere
del beatboxing, tecnica vocale di cui è tra i principali esponenti a
livello internazionale, molto legato all’estetica jazz per scelta
di
sonorità e pratica dell’improvvisazione, si occuperà dei
laboratori
vocali tenendo lezioni e incontri nelle varie scuole per poi esibirsi
con le varie compagini orchestrali e corali sul palcoscenico per il
gran finale.
Tutti gli artisti-maestri protagonisti saranno pure quest’anno
special
guests dello spettacolo conclusivo di Pazzi di Jazz, anch’essi
sul
palco a esibirsi assieme ai propri giovanissimi allievi.
Questo il team che continua a
lavorare alacremente all’iniziativa “Pazzi di Jazz”,
con passione e
convinzione, e con l’appoggio istituzionale del Comune di
Ravenna: Sandra Costantini, Catia
Gori, Marcello Landi, Franco Emaldi, Renzo Pasini, Manuela ten Raa,
Vittorio Nava, Filippo Bianchi.
Il progetto ha già ottenuto il sostegno del Comune di Ravenna e il
Patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale per
l’Emilia-Romagna/MIUR,
e confida di vedersi riconfermare i prestigiosi riconoscimenti
delle precedenti edizioni: il Patrocinio della Presidenza del Consiglio
dei Ministri, il conferimento della Medaglia del Presidente della
Repubblica per il meritorio lavoro in ambito didattico e culturale.
Ecco i numeri di “Pazzi
di Jazz 2018” che la quinta Edizione 2019 si propone di
eguagliare:
- 250 giovanissimi artisti sul
palco del concerto finale del 7 maggio
- 920 persone in un Teatro
Alighieri tutto esaurito, pubblico stimato al concerto finale del 7
maggio (nelle edizioni 2014 e 2015 le presenze avevano raggiunto le
4.000 unità: infatti l’evento si era tenuto rispettivamente in
Piazza
del Popolo e alla Darsena di Città)
- oltre 5.000 studenti
(coinvolti negli incontri presso le scuole nel corso dei primi mesi
dell'anno). “Pazzi
di Jazz”:
un’iniziativa unica, di grande spessore culturale, didattico e
sociale,
capace di coinvolgere migliaia di giovani e le loro famiglie e di
emozionare l’intera cittadinanza.
Il
progetto “Pazzi di Jazz” è inserito nel POF di
territorio del Comune
di Ravenna, Anno scolastico 2018/2019
Scarica
il progetto in formato pdf | Con il
sostegno di:
Jazz
Network Fondata nel
1987, Jazz Network, associazione culturale senza fini di lucro, è stata
nel campo della cultura la prima rete telematica al mondo e si propone
fin dalla sua fondazione come “istituzione” del jazz. Le
sue finalità
sono: promuovere, valorizzare, diffondere e fare apprezzare il jazz,
nelle sue varie forme, a fasce sempre più ampie e consapevoli di
pubblico; dare opportunità creative ai suoi protagonisti, sola
possibile tutela in una forma d’arte che è fatta da “beni
culturali
viventi”; indagare quali relazioni culturali legano il jazz al
complesso della musica e dell’arte contemporanee, quali relazioni
sociali gli si muovono intorno, quali sono le sue dinamiche nel
succedersi delle generazioni, quale influenza avrà sulle musiche del
futuro. L’attività di Jazz Network si svolge per tutto
l’arco
dell’anno: in inverno-primavera (da febbraio a maggio) il
festival
regionale itinerante “Crossroads” (nel 2019 giungerà alla
sua 20a
edizione), unico in Italia, per estensione territoriale e temporale, e
per originalità di formula (3 mesi di concerti in una ventina di città
grandi e piccole d’Emilia Romagna); il prestigioso festival
“Ravenna
Jazz”, il più longevo d’Italia per continuità (che nel 2019
compirà 46
anni e si terrà dal 3 al 12 maggio). |
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