Progetto
Il
progetto
che qui si propone (nel 2015
alla sua seconda edizione)
è quello di avvicinare
le giovani e giovanissime
generazioni a questo
affascinante e fondamentale
mondo creativo del Jazz
– arte per antonomasia libera e
creativa, metafora eccellente di
ideale convivenza, di
solidarietà,
interrelazione paritaria,
nonché quindi
insuperabile modello educativo –
portandolo
dentro le scuole, come
un “virus” che ne infetti
positivamente l’aria e tutti
coloro che la respirano, a
conferma della sua potenza
attrattiva. Si tratta di un
cammino che si intende
proseguire anche negli anni a
venire, disegnando percorsi che
sempre più
approfondiscano il tema e i suoi
fitti riferimenti, non solo alle
altre musiche ma all’intero
universo delle arti, e le sue
profonde implicazioni, di
cultura e filosofia.
Il progetto, di
carattere “inclusivo”,
sarà del tutto gratuito
per studenti e scuole.
Il
titolo non è casuale,
contiene anzi in sintesi
l’importante meta che ci si
prefigge. I primi “passi”, come
si conviene, sono a livello di
coinvolgimento emotivo, al fine
di instillare quella speciale
curiosità che conduca i
ragazzi a un sentimento forte e
inevitabile di passione e
innamoramento di quest’universo
ricco e “Misterioso”, per dirla
con un bellissimo brano del
leggendario pianista Thelonious
Monk: l’obiettivo quindi
(già ampiamente centrato
nel 2014) è che gli
studenti e gli alunni si
ritrovino, dopo questa
esperienza unica, ad essere,
appunto, “pazzi” di jazz!
Gli istituti
coinvolti in questa
originale iniziativa, in stretta
collaborazione con i
prèsidi e gli insegnanti,
sono rappresentativi delle varie
fasi dell’istruzione scolastica,
e di conseguenza delle varie
fasce generazionali: - due
scuole elementari (Mordani,
Iqbal Masih di Lido Adriano);
-
tre scuole medie (Don Minzoni,
Ricci Muratori, Mario
Montanari); - quattro istituti
superiori: Liceo Classico D.
Alighieri, Liceo Artistico P.L.
Nervi-G. Severini, Liceo
Scientifico A. Oriani, Istituto
Tecnico Agrario L. Perdisa; -
l’Università (Campus di
Ravenna); - il Conservatorio
(Istituto Musicale Pareggiato G.
Verdi).
Il progetto conta sul
sostegno del Comune di Ravenna
(Assessorati
all’Università, alle
Politiche Giovanili, alla
Cultura e Pubblica Istruzione),
nonché di altri soggetti,
fondazioni e privati, sensibili
nel percepire gli intenti di
divulgazione, diffusione e
condivisione di tale iniziativa,
per sua natura tutt’altro che
esclusiva, ma anzi assolutamente
inclusiva, tutta protesa ad
ascoltare e intendere l’altro.
La
seconda edizione di “Pazzi
di Jazz”, in programma
tra
gennaio e maggio 2015,
proseguirà quindi sulla
scia della felice esperienza
2014, mantenendone parole
d’ordine e principi ispiratori:
portare il jazz dentro le
scuole, avvicinando le
giovanissime generazioni a
questa fondamentale forma d’arte
e coinvolgendole attivamente in
incontri e laboratori condotti
dagli stessi artisti che hanno
formato la squadra originaria (Tommaso
Vittorini, celebre
compositore, arrangiatore e
direttore d’orchestra, da anni
residente a New York; il
trombettista Paolo
Fresu, jazzista
italiano tra i più famosi
e amati nel mondo; Ambrogio
Sparagna,
etnomusicologo, studioso della
tradizione, polistrumentista e
in particolare superbo
organettista). Questo percorso
sfocerà nell’evento
concertistico-festa finale
gratuito (titolo della serata, “Fly
Me to the Moon”:
sarà anche un omaggio
a Frank Sinatra nel
centenario della nascita),
inserito nel calendario 2015
dello storico festival “Ravenna
Jazz” e dedicato al suo
fondatore, Carlo Bubani. Ai tre
artisti suddetti si
affiancheranno in questa
edizione altre due eminenti
figure: il noto critico, docente
e musicologo Francesco
Martinelli, e il
giovane e pluripremiato
rapper-beatboxer italiano Alien
Dee.
Mentre
il 5 maggio 2014 il concerto
finale si è
tenuto nella centralissima
Piazza del Popolo, il 5
maggio 2015 sarà
invece ospitato sul bellissimo
Palco Palinuro, alla Darsena di
Città, che in quel
periodo diventerà il
cuore di Ravenna, pulsante di
attività e di migliaia di
visitatori: in quei giorni
infatti, in occasione del XIX
Raduno Nazionale dei Marinai
d’Italia, verrà allestito
sull’acqua del Canale Corsini
“Candiano” questo grande
palcoscenico, alle cui spalle
sarà ormeggiata appunto
l’imponente Palinuro, storica e
magnifica nave goletta della
Marina Militare, a creare una
magica scenografia. Se furono i
marinai a portare per primi il
jazz in Italia, sarà ora
“Pazzi di Jazz” a restituire il
dono alle bianche divise.
Filo
conduttore dell’edizione 2014 di
“Pazzi di Jazz” era stato il
brano Night and Day,
in omaggio alla città di
Ravenna attraverso uno dei suoi
tesori più belli, il
mausoleo di Galla Placidia:
narra infatti la leggenda che
sia stato proprio il fantastico
cielo stellato di Galla Placidia
ad ispirare al grande Cole
Porter la sua magnifica Night
and Day, evergreen tra
i più conosciuti, amati e
suonati nel mondo da
un’infinità di
interpreti. Proprio nel 2014
ricorreva il 50°
anniversario della scomparsa del
celebre compositore americano e
l’evento voleva quindi essere
anche un tributo alla sua
immortale figura.
In
sintonia col cielo stellato
2014, filo conduttore
del progetto 2015 sarà
invece la luna:
Tommaso Vittorini
arrangerà brani famosi
del repertorio jazzistico in
tema (da Fly
me to the Moon a That’s
Amore...) per l’imponente
organico di 200 ragazzi
composto dall’Orchestra dei
Giovani della Scuola Media Don
Minzoni, dall’Orchestra di
Percussioni della Scuola Media
Ricci-Muratori e dal coro Swing
Kids della Scuola Primaria
Mordani. Con l’aggiunta del coro
a cappella Teen Voices,
preparato e diretto da Alien
Dee, i giovanissimi
protagonisti del concerto finale
toccheranno i 250
elementi.
Lo studioso Francesco
Martinelli terrà
nelle varie scuole e
all’Università una serie
di incontri-lezioni sulla storia
del jazz delle origini (dal
titolo “What
a Wonderful World”),
incentrata sulla leggendaria
figura di Louis Armstrong, il
primo grande solista di jazz,
dove Paolo Fresu con
la sua tromba fungerà da
dialogante colonna sonora: un
duetto insolito, che
condurrà i ragazzi nella
magia degli albori del jazz,
attraverso racconti, aneddoti,
curiosità e preziosi temi
musicali che cattureranno
l’attenzione delle giovani
platee addentrandole sempre
più nel fascinoso mondo
improvvisativo.
Rispetto alla prima
edizione, saranno incrementate
le attività di
laboratorio, in specie di canto
e improvvisazione vocale: Ambrogio
Sparagna avrà
quindi l’onere di condurre stage
non solo con l’Orchestra di
Percussioni e il Coro Swing Kids
per prepararli allo spettacolo
di chiusura su alcuni brani
della tradizione popolare
anch’essi dedicati alla luna, ma
pure con gli studenti delle
altre scuole superiori,
medie e primarie (quest’anno
entra nel circuito anche la
Iqbal Masih di Lido Adriano)
coinvolte nell’iniziativa, che
potranno così unire le
proprie voci al coro dei bambini
intonando i brani dalla piazza
cittadina durante l’evento
finale. In particolare, al Liceo
Artistico, si intende mettere in
piedi un gruppo corale che possa
diventare stabile risorsa per
futuri appuntamenti culturali.
Gli insegnamenti di Sparagna
saranno portati avanti nel corso
dei mesi sempre con il supporto
di Catia Gori (assistente alla
direzione del coro Swing Kids),
così come Franco Emaldi e
Loretta Pompignoli seguiranno
rispettivamente l’Orchestra dei
Giovani e l’Orchestra di
Percussioni dopo il lavoro di
avvio ad opera di Vittorini.
Il giovane Alien
Dee, molto legato
all’estetica jazz per scelta di
sonorità e pratica
dell’improvvisazione, si
inserisce in questo filone di
laboratori vocali curando in
lezioni condotte nelle varie
scuole la realizzazione di
versioni rap di brani sempre
dedicati alla luna, anche scelti
dal repertorio extra-jazzistico
(ad esempio Walking
on the Moon dei Police
di Sting). Da questi laboratori
usciranno le voci che andranno a
formare il nutrito coro a
cappella dei Teen Voices,
anch’esso sul palcoscenico per
il gran finale. Tutti gli
artisti-maestri protagonisti
saranno anche quest’anno special
guests dello spettacolo
conclusivo di Pazzi di Jazz:
saliranno infatti sul palco ad
esibirsi assieme ai propri
giovanissimi allievi.
Il tema
della luna
fungerà anche da stimolo
affinché gli studenti
delle varie scuole intraprendano
parallelamente percorsi
creativi e di
approfondimento, ognuna secondo
le proprie peculiarità.
Ad esempio, l’Istituto Agrario
potrebbe affrontare lo studio
della luna e delle sue fasi in
rapporto all’agricoltura, a
semine e raccolti, tra credenze
popolari e scienza; il liceo
Classico in rapporto alla
letteratura e alla poesia; lo
Scientifico in rapporto allo
studio della volta celeste,
delle costellazioni e del
fenomeno delle maree;
l’Artistico in rapporto alle
arti figurative, anche creando
opere originali; i ragazzi delle
medie e i bambini delle primarie
scatenando la propria fantasia
nell’interpretazione del magico
astro attraverso disegni, storie
e invenzioni... Ognuno
predisponendo tavole di lavoro
finali che diventeranno oggetto
di una mostra
collettiva allestita in
luogo idoneo durante il periodo
del festival “Ravenna Jazz”:
titolo dell’esposizione, per
ribadire il leitmotiv di Pazzi
di Jazz, “Moonlight
Serenade”.
Si confida di
confermare anche per questa
seconda edizione i riconoscimenti
ottenuti per “Pazzi di Jazz
2014”: il sostegno del Consolato
Generale degli Stati Uniti
d’America di Firenze, il
patrocinio dell’Ufficio
Scolastico Regionale per
l’Emilia-Romagna/MIUR, il
conferimento della Medaglia del
Presidente della Repubblica per
il meritorio lavoro in ambito
didattico e culturale.
Questo il team
che continua a lavorare
alacremente all’iniziativa
“Pazzi di Jazz”, con passione e
convinzione: Sandra
Costantini, Catia Gori,
Marcello Landi, Franco Emaldi,
Renzo Pasini, Filippo Bianchi.
Ecco
i numeri di “Pazzi
di Jazz 2014” che la seconda
Edizione 2015 si propone di
eguagliare, o addirittura di
superare:
- 200 giovanissimi
artisti sul palco del concerto
finale del 5 maggio (nel 2015
saranno 250)
- 4.000 persone
(pubblico stimato al concerto
finale del 5 maggio)
- 3.770
studenti (coinvolti negli
incontri presso le scuole nel
corso dei primi mesi dell'anno).
“Pazzi
di Jazz”: un’iniziativa
unica, di grande spessore
culturale, didattico e sociale,
capace di
coinvolgere
migliaia di giovani e le loro
famiglie e di emozionare
l’intera cittadinanza.
Scarica
il
progetto in formato pdf
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Con il sostegno di (sezione in
aggiornamento):
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Lupo
di mare:
DIDI MAGLIONI
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Jazz Network
Fondata
nel 1987, Jazz Network, associazione
culturale senza fini di lucro,
è stata nel campo della
cultura la prima rete telematica al
mondo e si propone fin dalla sua
fondazione come “istituzione” del
jazz. Le sue finalità sono:
promuovere, valorizzare, diffondere
e fare apprezzare il jazz, nelle sue
varie forme, a fasce sempre
più ampie e consapevoli di
pubblico; dare opportunità
creative ai suoi protagonisti, sola
possibile tutela in una forma d’arte
che è fatta da “beni
culturali viventi”; indagare quali
relazioni culturali legano il jazz
al complesso della musica e
dell’arte contemporanee, quali
relazioni sociali gli si muovono
intorno, quali sono le sue dinamiche
nel succedersi delle generazioni,
quale influenza avrà sulle
musiche del futuro.
L’attività di Jazz Network si
svolge per tutto l’arco dell’anno:
in inverno-primavera (da febbraio a
maggio) il festival regionale
itinerante “Crossroads” (nel 2015
giungerà alla sua 16a
edizione), unico in Italia, per
estensione territoriale e temporale,
e per originalità di formula
(3 mesi di concerti in una ventina
di città grandi e piccole
d’Emilia Romagna); il prestigioso
festival “Ravenna Jazz”, il
più longevo d’Italia per
continuità (che nel 2015
compirà 42 anni e si
terrà dal 2 al 11 maggio); in
estate, a luglio, la rassegna “Lugo
Musica Estate” (quella del 2014
sarà la XXXII Edizione).
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